RELAZIONE CRONOLOGICA (a cura di Laura)

1. 18- 4 ve Roma - Milano - Johannesburg aereo 10,30h

Ritrovo alla Malpensa per tutti quanti alle 19, pronti ad iniziare la nostra vacanza. Check-in con bagagli spediti direttamente a Windhoek, un’ora di ritardo ma volo regolare ed arrivo puntuale alle 8 a Johannesburg. Buono il servizio a bordo della SAA.

2. 19-04 sa Johannesburg - Windhoek aereo+auto km 50 2.30h

Tre ore in aeroporto di attesa per la coincidenza utilizzate per perfezionare l’itinerario, definire i drivers ed il cassiere.

Partenza alle 11, volo di due ore per Windhoek, spostamento indietro di un’ora. Alle 12.30 siamo già fuori dalla dogana (si compila solo la fiche di ingresso), all’appello manca però un bagaglio, denuncia lasciando i recapiti dei lodge dove saremo (il bagaglio sarà riconsegnato a Namutoni).

Cambio in aeroporto di € 300 pax per cassa comune + € 100 personali. Acquisto scheda da N$ 50 per telefonare a Shelma per confermare l’appuntamento e telefonare a Camping Hire per ritirare il materiale.

Ritiro delle auto, l’ufficio è subito dopo la dogana. Chiediamo la doppia ruota di scorta che è gratuita e due autisti supplementari per ogni auto. Si lascia una carta di credito per ogni auto a garanzia della franchigia non coperta dall’assicurazione e per il carburante. Fuori nel parcheggio verifica minuziosa delle auto, segnando ogni ammaccatura, le operazioni durano oltre due ore. Primo impatto con la guida a sx, arrivo in centro e sistemazione al Puccini G.H. Una parte del gruppo va a fare la spesa e gli altri a ritirare il materiale da campeggio (è fuori dal centro, nella parte ovest della città), tenete presente che la maggior parte degli esercizi è chiusa il sabato pomeriggio e la domenica, il centro è quasi deserto. Cena con Shelma che mi consegna le prenotazioni nei parchi, offriremo la cena a lei ed alla sorella, oltre a lasciarle una mancia di N$ 300. A noi ha fatto risparmiare 2 giorni di fermo, ma forse la mancia è troppo considerando i salari namibiani.

3. 20-4 do Windhoek - Waterberg Plateau 4x4 300 Km 4h

Sveglia alle 7, colazione, sistemazione dei viveri, bidoni e pentolame ed alle 8 partenza. Alle 9 siamo a Okahandia per il mercatino del legno, un’ora di sosta e poi via su strada drittissima fino al Waterberg Plateau. Alle 13 siamo al gate, presento la prenotazione e pago il tutto, montiamo le tende, pranzo con cassa cucina, un po’ di relax nella bellissima piscina ed alle 15.30 partiamo per la camminata del Mountain view. Bella, due ore e mezza a/r, colori e panorama piacevole, rocce rosse con striature gialle. Il camp è ben attrezzato ed inserito in un bel contesto con le montagne che fanno da anfiteatro. Doccia e cuciniamo un’ottima pasta usufruendo delle strutture del camp, volendo c’è anche un ristorante carino. Colomba per festeggiare Pasqua.

4. 21-4 lu Waterberg Plateau - Namutoni 4x4 418 Km 5h

Dopo esserci fatti colazione, alle 7.00 partiamo. Sosta a Otjiwarongo per la benzina ed alle 13 siamo al gate dell’Etosha (abbiamo deciso di saltare la tappa all’Hoba Meteorite perché le indicazioni delle precedenti relazioni lo consideravano una tappa "sola"). All’ingresso di Namutoni si registrano le autovetture e viene rilasciato un permesso per auto che dovrà essere via-via presentato alle varie reception e poi al gate di uscita. Alla reception del camp si paga invece l’ingresso vero e proprio al parco ed i posti tenda prenotati. Acquisto di una cartina del parco per ogni auto, è indispensabile per girare bene e trovare le pozze. Montiamo subito le tende, si mangia un boccone con la cassa viveri e poi in piscina fino alle 15 ( fa caldissimo). Alle 15.30 siamo sulle jeep per un giro nella parte nord del parco, visto un tot di erbivori, ritorniamo al camp per guardarci il tramonto dal forte. Nel market del camp hanno esaurito la carbonella ed optiamo per la cena a buffet al ristorante. Tutti i camp hanno la propria pozza illuminata, ma nonostante siamo stati li un bel po’, non abbiamo visto proprio nulla.

5. 22-4 ma Namutoni/Okaukuejo 4x4 236 Km 6h

Sveglia alle 5.30. smontaggio tende, colazione ed alle 6.30 siamo fuori dal camp. Direzione ovest, alla prima pozza: nulla, alla seconda: che spettacolo, c’era di tutto. Giriamo fino alle 12.30, ma fa caldo e gli animali sono tutti in cerca di ombra, facciamo anche noi sosta al campo di Halali, benzina, pranzo con cassa cucina e piscina. Alle 14 siamo fuori dal camp e giriamo fino alle 18, visto due leonesse con leoncini, un bel paesaggio, ma nessun altro animale.

Al reception del camp di Okaukuejo pago i bungalows e nuovamente l’ingresso giornaliero al camp. Nel frattempo il gruppo compra velocemente allo shop la carne ( tutti i negozi chiudono rigorosamente alle 18. Buona grigliata utilizzando i brai che tutti i bungalows hanno e dopo cena tutti alla pozza, ma di animali neanche l’ombra.

6. 23-4 me Okaukuejo/Opuwo 4x4 606 Km 8h

Lasciamo tutto nei bungalows ed alle 6 siamo al cancello del camp per andare in cerca di leone. Andiamo in due pozze nella parte nord e poi alla foresta dei fantasmi, paesaggio molto bello (da non mancare), ma vediamo solo: zebre, dik-dik, impala e niente leoni. Ritorno al camp, colazione ed usciamo dall’Etosha all’Anderson Gate. Il Galton Gate è riservato agli operatori turistici namibiani, è necessario un permesso speciale che rilascia il NWR, provate con Shelma, magari nel frattempo qualcosa è cambiato. Ancora 250 km di asfalto, (lo ritroveremo solo a Swakpomund) e poi iniziamo a percorrere gli infiniti e dritti sterrati namibiani. Sosta a Kamaiab per rifornimento benzina e viveri (compriamo anche zucchero-farina-candele-fiammiferi per regalarli nei villaggi Himba che contiamo di visitare domani) ed altri 250 km di buono sterrato per arrivare ad Opuwo alle 18.30. Un po’ difficoltoso trovare il nostro camp, ma finalmente riusciamo a sistemarci, una veloce pastasciutta e "cotti" andiamo a dormire.

Dal proprietario del camp, mr. Jack è possibile anche avere notizie sulle condizioni delle strade ed essendo un francese ben integrato ci intrattiene con racconti sulle condizioni di vita degli Himba.

Opuwo è all’apparenza una città "di frontiera" polverosa ed insignificante ed in netto contrasto con le altre città ordinate e pulite viste fino ad ora. Credo comunque che proprio per queste caratteristiche e per il miscuglio di razze che vi si trova, sia forse la città più autentica del viaggio.

7. 24-4 gio Opuwo/Epupa Falls 4x4 210 Km 8h

Sveglia alle 5.30, colazione, partenza alle 6.30. Lo sterrato è buono, dopo un’ora, a 60 km a nord di Opuwo, prima sosta in un villaggio. Quando arriviamo al bivio con la D3700, giriamo a dx per Epembe, Jack ieri sera ci aveva parlato di un ragazzo himba che insegnava inglese al villaggio. Il villaggio in realtà è solo una località abitata da questa popolazione non stanziale che vive in piccoli insediamenti dove lo Stato ha allestito delle tende da campo facenti funzione di aule. Il maestro ci accoglie molto gentilmente e mentre ci spiega qualcosa sulle tradizioni Himba, arrivano dal "villaggio" parecchie persone ed è bello avere un interlocutore per comunicare.

Lo sterrato diventa impegnativo, si procede ad una media di 20Km/h ed il caldo si fa sentire sempre più. Attraversiamo la zona più selvaggia di tutto il viaggio ed arriviamo alle 14.00; lo spettacolo è veramente appagante.

Ci sistemiamo con le tende all’Omarunga camp (non fate il bagno nell’invitante tratto di fiume adiacente il camp perchè ci sono i coccodrilli) e poi ci rilassiamo, chi in campeggio, chi gironzolando per le cascate o facendo delle camminate lungo il fiume. Prenoto la cena per la sera che vista la nostra iniziale indecisione ci viene proposta a prezzo scontato, temperatura elevata, umido e zanzare, ma il posto è proprio bello. Questo è il periodo migliore, il fiume è in piena e per vedere tutto il complesso delle cascate bisogna ritornare fin sul pianoro di arrivo e prendere lo sterrato a dx, circa un km dal camp, il panettone sovrasta tutto il complesso delle cascate: sono grandissime e molto ramificate, dal camp non si direbbe. Andateci nel pomeriggio, il mattino sono in controluce e non si vedono altrettanto bene. Tutta la zona è molto interessante, prenderei in considerazione la possibilità di fermarsi due giorni in questa parte di Namibia, poca battuta dal turismo.

8. 25-4 ve Epupa Falls/Palmwag 4x4 423 Km 8h

Solita colazione auto gestita ed alle 6.30, freschi e riposati ripercorriamo "l’infinito" sterrato di ieri, che oggi scorre via veloce. Ancora qualche sosta nei villaggi (in questa sono le uniche occasioni del viaggio per avere qualche contatto con l’Africa rurale) ed arriviamo ad Opuwo verso le 12.30. Rifornimento di tutto: benzina, acqua, pane, frutta e verdura, fino a Swakopmund non si troverà più nulla, tranne la benzina (considerate che sono tre giorni). Fuori Opuwo ci fermiamo ancora nei villaggi Himba, ma qui sono già più smaliziati, ad ogni scatto è una richiesta di soldi o merce. La stessa scena si ripeterà più avanti nei villaggi Herero, per cui via verso l’eccezionale paesaggio del Damaraland. La strada si inerpica tra rocce rosse e prati e poi nuovamente paesaggi desertici ed animali allo stato brado. Alle 18 siamo al camp, complesso molto curato con prezzi adeguati, ceniamo al bar a base di bistecca di orice e patatine.

9. 26-4 sa Palmwag/Twyfelfontein 4x4 196 Km 6h

Il camp di Palmwag è inserito in una tenuta privata ed è possibile fare escursioni sia a piedi che con i loro fuoristrada, così fatta colazione alle 7.00 partiamo per una passeggiata di un’ora e mezza sul sentiero che parte dalla piscina ed arriva ad un poggio, tale da permetterci un’ampia visuale sul paesaggio del Damaraland (da fare).

Alle 9 riprendiamo le nostre auto, ad un km dal camp c’è il benzinaio, mettiamo per sicurezza anche 15 lt. nelle taniche ed arriviamo alla foresta pietrificata alle 12. Adesso c’è un biglietto di ingresso fisso da pagare ed una guida che accompagna nel tour, temperatura di 40°, in mezz’ora vediamo tutto e poi panino sotto la tettoia del bar. Facciamo 30 km a ritroso e siamo al camp di Aba Huab. Montaggio tende ed altra sosta al bar, caldo folle, questo è l’unico camp senza piscina. Solo alle 15.30 riusciamo a muoverci per andare a vedere i disegni rupestri, anche qui si sono attrezzati con biglietto d’ingresso e guida per il giro, dovrebbe durare 40-50 minuti, ma visto l’interesse e la mole di graffiti ci mettiamo un’ora e mezza. Si ritorna sulla strada principale per vedere il canyon delle Organ Pipes (interessante) e poi ancora un km e c’è la Burt Mountain. Sarà che oramai sta facendo buio, sarà che siamo cotti dal caldo, ma non è proprio niente di che. Ritorno al camp e cena auto gestita, qui ci fanno pagare per l’utilizzo della cucina: N$ 30.

10. 27-4 do Twyfefontain/Swakopmund 4x4 491 Km 11h

Colazione alle 6 e partenza alle 6.30, oramai il gruppo si è rassegnato a questi orari, ma così facendo non abbiamo mai montato le tende con il buio, ma soprattutto non abbiamo mai guidato di notte ed abbiamo sempre avuto almeno un’ora di bonus nel caso di qualche imprevisto. Se può servire a 7 km dal camp c’è un benzinaio ( sulla strada per andare a vedere i disegni rupestri – vicino al lodge). Alle 7.30 siamo al Gate di Springbok. Registrazione auto e pagamento ingresso, siamo un po’ preoccupati per la temperatura, fa veramente caldo. Si attraversa prima una zona molto arida, il nulla totale, arrivati in prossimità dell’oceano il cielo si fa plumbeo enfatizzando il fascino misterioso di questo luogo desolato, ma suggestivo; c’è nebbia fitta, tipo pianura Padana, la temperatura si è abbassata di colpo costringendoci a tirare fuori i maglioni, non sembra vero, a 5 km dal mare 40° e sul mare 15°!

Passato il bivio per Aba Huab/Khorixas, dopo un po’ di chilometri, si incontra la deviazione per Toscanini. E' un vecchio molo diroccato sospeso nel mare; è la sintesi della Skeleton Coast, desolato, solitario, irreale, una "Gioia Tauro in miniatura della Namibia".

Percorsi circa 30 Km dopo Toscanini (direzione sud) si incontra invece la deviazione che porta all'unico relitto visibile su questo tratto di costa; è un piccolo peschereccio semisommerso dalla sabbia. Dopo quest'ultima sosta usciamo definitivamente dalla Skeleton Coast consegnando il permesso al gate di Ucab. Alle 14.00 siamo a Cape Cross dove visitiamo la famosa colonia di otarie; è tutto molto bello e ci fermiamo quasi 1h, la puzza è però tremenda.

Sosta pranzo e rifornimento a Henties Bay, sembra di ritornare alla civiltà: che peccato!

Arriviamo a Swakopmund che è buio ed abbiamo qualche problema a trovare la guest house che avevo prenotato, (stanno cambiando tutti i nomi delle vie) riusciamo a sistemarci e ci facciamo consigliare dai proprietari per la cena. Piccolo giro di orientamento in centro, non c’è un’anima ed è tutto chiuso, ottima cena, e via a dormire, adesso fa proprio freddo e la nebbia che non ci abbandonerà per i prossimi due giorni porta molta umidità.

11. 28-4 lu Swakopmund/Spitzkoppe/Swakopmund 4x4 490Km 7h

Colazione alle 7 e poi il gruppo va con la veloce B2 al Cervino d’Africa; lungo la strada scompare la foschia ed il sole riappare. Si può girare un po’ attorno al massiccio e fare qualche simpatica camminata (andando in fondo dopo il vecchio forte si trova una fune metallica che aiuta alla salita di un view-point). Ritorneranno alle 16.30 per andare tutti quanti alla Duna 7 per il tramonto, purtroppo la nebbia della corrente del Benguela imperversa e si vede quasi niente. Cena super nella baia di Welwis Bay.

Io sono rimasta in città per sbrigare un po’ di incombenze:

confermare i voli tramite la Ritz Travel –Moltke street 10 -, nonostante la città sia ben strutturata (è la 3° per importanza della Namibia) non c’è l’ufficio della South African. C’è qualche problema sui voli di rientro in Italia a mezzo della Luftansa, qualche persona ha subito la cancellazione e dovrò ritornare con i biglietti;

acquisto presso la NWR dei permessi per il giorno successivo per il Welwisha drive;

ricerca di una compagnia aerea per fare il volo sul Namib: tutti quanti utilizzano dei Cesna a 6 posti, quindi 5 passeggeri, la compagnia più sicura, a detta di Giancarlo – il padrone di casa, è la Scenic Air tel. 064.403575, ma loro come gli altri ci fanno N$ 1.650 per 2h e 30 di volo. Si partirebbe alle 15 e ritorno alle 17.30 facendo tutta la costa, Soussusvlei e la miniera. L’alternativa sarebbe la mongolfiera: un’ora di volo costa N$ 2.000, oppure il quad: due ore N$ 500. Alla sera decideremo di lasciare perdere, troppo costosi e con la nebbia perenne non ne vale la pena.
12 29-4 ma Swakopmund/Moon Valley/Welvischa/Swakop. 4x4 202Km 5h

Colazione alle 7 ed andiamo in centro, mentre il gruppo fa le provviste io ritorno alla Ritz Travel con i biglietti di quattro persone che hanno i voli cancellati, dopo un ulteriore controllo devo fare un fax per rifare le prenotazioni, solo quando ritornerò nel pomeriggio avrò la conferma che tutto è ok.

Alle 9 riusciamo ad uscire dalla città, prima bisogna fare un km sulla B2 in direzione di Windhoek e poi c’è la deviazione a dx sulla C28. Dopo pochi km ci sono i campi di licheni che si rigenerano dopo averli innaffiati con acqua. Varie soste nella Moon Landscape per eccezionali panorami: è una zona molto arida e proprio per questo affascinante, proseguiamo lo sterrato fino alla fine per arrivare alla Welwitschia millenaria.

Ritorniamo per un tratto sulla stessa strada e passando poi per la fattoria Goad, dove facciamo sosta pranzo tra le palme, usciamo dalla parte nord del parco sulla B2. Ritorno in città e li ci dividiamo: una parte a fare shopping (ci sono bei negozi) ed una parte va alle prime dune, appena fuori Swakopmund, a camminare.

Cena nel complesso della vecchia stazione ferroviaria, dove c’è anche il casino, puntata nel dopocena e poi via a dormire.

13 30-4 me Swakopmund/Solitare/Sesriem 4x4 477 Km 8h

Alle 7.00 lasciamo la bella e comoda guest house di Oscar e Giancarlo e arriviamo fino alla baia di Walvis per vedere i fenicotteri. La nebbia non ci abbandona e la bassa marea tiene lontani i fenicotteri, non è un gran che come spettacolo. Da Walvis bay partono le escursioni per andare a vedere i delfini (nebbia permettendo), un buon riferimento può essere: Merrilyn & Ottmar – Longbeach –Welvis tel. 064.64207555. Prendiamo la strada in direzione dell’aeroporto e lasciamo l’asfalto per i primi 60 km di noioso sterrato.

Il paesaggio diventa però bello quando si arriva al Kuiseb Canyon, dalla strada principale c’è una deviazione a dx, ci vorrebbe un permesso, ma per nostra fortuna non troviamo nessun controllo, si fanno pochi km ed ecco una sosta che non di deve mancare. Ritornati sulla strada principale il paesaggio è molto vario, si fanno anche due passi, lo sterrato è comunque sempre in buone condizioni.

Al bivio di Solitarie sosta da Moses per i rifornimenti: benzina, acqua, pane e la sua buonissima torta di mele. Fa sempre molto caldo e solo alle 14.30 si riparte. Arriviamo al camp di Sesrien alle 16, registrazione auto, velocissimo montaggio tende ed alle 17 siamo ai piedi della duna 45. In 20 minuti si scala e ci gustiamo il tramonto da lassù, alle 18 è oramai notte e si rientra. Attenzione agli orari del gate: apre alle 5 e chiude alle 19 (tassativo), giusto per dare il tempo ai turisti di andar a vedere sulle dune alba e tramonto . Il camp dispone di bar, piscina, benzinaio ed un piccolo shop che ha quasi nulla, bisogna essere autosufficienti.
 
 

14 01-5 gio Sesriem/Duna 45/Sossusvlei/Sesriem 4x4 155 Km 5h

Sveglia alle 4.30 ed alle 5 siamo in coda per uscire dal gate, alle 5.40 siamo ai piedi della duna 45 per vedere l’alba. Ci siamo portati dietro il necessaire per la colazione, che ci prepariamo ai piedi della duna. Niente male. Ripartiamo per Soussusvlei, 20 km di asfalto e poi, dopo il parcheggio dei 2x4 ci sono 5 km di sabbia. Abbiamo degli "autisti" veramente ok e così con le nostre auto arriviamo fino al parcheggio dei 4x4. Lasciate le auto c’è da fare una bellissima camminata che porta a Dead Vlei (da non perdere). Per mezzogiorno siamo di ritorno al camp, panini e piscina fino alle 15.30 e poi con le auto (5km) al canyon di Sesrien. Camminata piacevole nella gola e poi nuovamente in auto per vedere il tramonto alla duna di Elin. Ultima cena auto gestita, il camp non dispone di ristorante, vicino c’è comunque un lodge, ma è molto caro.

15 02-5 ve Sesrien/Windhoek 4x4 391 Km 6h

Colazione e sistemazione della cassa cucina per le varie restituzioni, i viveri rimasti li regaliamo invece alla signora delle pulizie. Alle 7 partiamo dopo aver fatto benzina vicino all’ufficio del parco e poi decidiamo di allungare la strada di 15 km per andare ancora a mangiare la torta di Moses. Sterrato buono e paesaggio piacevole fino a Rehobot. Buchiamo e ripariamo la ruota per 25 N$ vicino al Puccini House dove arriviamo alle 13.30. Pomeriggio di shopping, mentre provvedo a restituire l’attrezzatura a Camping Hire ed alla prenotazione del ristorante. Qualcuno è anche ritornato al mercato del legno di Okahandia.

16 03-5 sa Windhoek/Johannesburg/Francoforte auto+aereo 50 km 2.3h + 12h

Facciamo il pieno ed alle 9.30 siamo in aeroporto, consegna delle auto lunga con transazione per i vetri rovinati e a loro detta anche smerigliati dalla sabbia. I danni sono stati contestati su due auto, alla fine si è arrivati a pagare un parabrezza, a testa c’è costato N$ 132, paghiamo anche i driver aggiuntivi e le tasse, il tutto per evitare addebiti sulle carte.

Volo un po’ movimentato fino a Johannesburg e qui shopping sfrenato durante l’attesa.

Volo notturno tranquillo.
 
 

17 04-5 do Francoforte/Rm-Mi-To aereo 2h

Arriviamo regolarmente a Francoforte e molto velocemente prendiamo le coincidenze per l’Italia, tutti sono imbarcati, anche quelli che avevano inizialmente il volo cancellato.

Fine di un viaggio con tante stelle, paesaggi da Dio ed un silenzio fantastico.

la vacanza é finita ma . . .l’Avventura continua! Buon viaggio a tutti
 
 

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